BIODISPONIBILITÀ DELL'ARGENTO COLLOIDALE
La Verità Sulla Biodisponibilità Dell'argento Colloidale
È stato scritto molto sulla biodisponibilità dei prodotti a base di argento colloidale, ma la maggior parte di questi articoli travisano il vero significato del termine “biodisponibilità”.
Come riportato nel Manuale Merck, è chiaro che la biodisponibilità è la quantità di farmaco immodificato che raggiunge la circolazione sistemica.
Il testo seguente è estratto dal Manuale di diagnosi e terapia Merck, Sezione 22 Farmacologia clinica.
"Biodisponibilità: misura in cui, e talvolta velocità con cui, la frazione attiva (farmaco o metabolita) entra nella circolazione sistemica, ottenendo così l'accesso al sito di azione. Le proprietà fisico-chimiche di un farmaco ne regolano il potenziale di assorbimento, ma le proprietà della forma di dosaggio (che dipendono in parte dalla sua progettazione e fabbricazione) possono in gran parte determinare la biodisponibilità del farmaco."
Andremo ora ad affrontare questo concetto riguardo al modo in cui le particelle di argento colloidale vengono assorbite nel flusso sanguigno dopo essere state ingerite.
Sappiamo che le nanoparticelle d'argento vengono assorbite nella prima parte dell'intestino tenue e la loro presenza può essere misurata mediante spettroscopia di assorbimento/emissione atomica a partire da circa 15 minuti dopo l'ingestione. La concentrazione di argento delle nanoparticelle nel siero sanguigno continuerà ad aumentare per circa 3-4 ore dopo l'ingestione e poi inizierà a diminuire. I veri colloidi d'argento raggiungono il flusso sanguigno invariati nella forma, poiché sono veramente biodisponibili. L'argento ionico non raggiunge il flusso sanguigno invariato, perché gli ioni vengono convertiti in cloruro d'argento, il che significa che i prodotti d'argento ionico sono meno biodisponibili dei veri prodotti d'argento colloidale.
L'argento è un metallo nobile e nel suo stato elementare (metallico, non ionico) non si combina facilmente per formare composti. L'attività biologica delle nanoparticelle di argento metallico non richiede che l'argento si combini con il materiale biologico nel corpo. La sua azione è quella di catalizzatore e, come tale, rimane invariato rispetto alla sua forma originale (nanoparticelle d'argento).
Le nanoparticelle (che sono la forma predominante di argento nei veri prodotti d'argento colloidale) non si dissolvono né vengono metabolizzate nel corpo umano. Entrano nel corpo, circolano nel flusso sanguigno e poi lasciano il corpo rimanendo totalmente invariate.
Svolgono la loro azione catalitica e, la loro efficacia, è determinata dalla loro superficie.
Per approfondimento informativo vedi: Area superficiale ed efficacia delle particelle.
La definizione di biodisponibilità riguarda solo la quantità di farmaco (o altra sostanza) che raggiunge la circolazione sistemica e non ha nulla a che fare con la capacità della sostanza di essere metabolizzata dall'organismo. Non ha nulla a che vedere con le sostanze che sono solubili in acqua o che si combinano con il tessuto biologico.
Questi concetti sono molto importanti da ricordare, poiché è stato scritto molto sul fatto che le nanoparticelle d'argento non siano davvero biodisponibili quando invece, come precedentemente dimostrato, lo sono realmente.
Se non fossero biodisponibili, non entrerebbero nemmeno nel flusso sanguigno.